CONCERTO D'AMORE “I really like this music!”, ha scritto Lee Ranaldo, storico chitarrista dei Sonic Youth, per poi mandare le tracce delle sue chitarre. Il fatto che abbia risposto con entusiasmo alla proposta di partecipare a questo album testimonia che questi canti d'amore hanno davvero qualcosa da dire di universale, qualcosa che va a toccare delle corde profonde dell'umano.CONCERTO D'AMORE è un album in cui una serie canti d'amore della tradizione popolare italiana, con la loro bellezza cristallina, sono stati cantati da Marco Rovelli insieme ad alcune straordinarie voci femminili della scena musicale italiana, e sono stati suonati da Paolo Monti, che li ha reinterpretati in stanze sonore elettriche che li trasfigurano, ma senza tradirne l'essenza.
L'album vede come ospiti Fausta Vetere della Nuova Compagnia di Canto Popolare, Mara Redeghieri, Angela Baraldi, Erica Boschiero, Serena Altavilla e Paola Rovai (che è la voce femminile nel live). E oltre alle chitarre di Paolo Monti, ci sono gli strumenti di Lee Ranaldo, Cesare Basile, Bruno Dorella, Nicola Alesini, Rocco Marchi e Lara Vecoli.dischibervisti.bandcamp.com/album/concerto-damore ***
Soffro dunque siamo. Il disagio psichico nella società degli individui Attraverso un'indagine lucida e sul campo, incentrata sulle testimonianze dirette di chi dal disagio psichico è stato travolto e di chi si sforza ogni giorno di comprenderlo e curarlo, Marco Rovelli cartografa il disagio psichico della civiltà ipermoderna e neoliberale - quella che ha preso corpo definito negli anni Ottanta all'insegna del motto thatcheriano: «La società non esiste. Esistono solo gli individui», che dimentica la natura essenzialmente relazionale dell'essere umano (che è "condividuo", e non "individuo") - mostrando ciò che le varie forme di disagio raccontano di questa società: ansia, depressione, panico, borderline, ritiro sociale, anoressia, autolesionismo ci raccontano anche della natura propria di questa società della prestazione e della performance, della competizione e della rivalità, del narcisismo e della vergogna. E mostra come è strutturata la psichiatria egemone della società degli individui, che, ponendo meriti e responsabilità nell'individuo isolato, concepisce la “malattia mentale” come qualcosa che afferisce esclusivamente alla dimensione individuale e organica. "Un bellissimo libro che ho letto con grande interesse e con ininterrotta attenzione, accompagnato in ogni pagina da intuizioni e da riflessioni sulla sofferenza psichica che tutti gli psichiatri dovrebbero leggere." (Eugenio Borgna) |
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