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01/09/2021 Recensione a Siamo noi a far ricca la terra di Federico Guglielmi su Blow Up
Oltre che cantautore, operatore cultu- rale e attivista, Marco Rovelli è scrit-
tore versatile e prolifico, con all'attivo
quasi una ventina di libri. Questo è il
primo di argomento musicale e, non
fossero sufficienti la foto in copertina
e la citazione del titolo principale, a
spiegarne il contenuto provvedono
due ulteriori righe, "Romanzo di
Claudio Lolli e dei suoi mondi". Oc-
corre però una precisazione. "Roman-
zo" potrebbe infatti far pensare a una
storia di fantasia, mentre la penna di
Rovelli - che all'artista bolognese
scomparso tre anni fa era vicino,
ideologicamente e come amico - e le
numerose testimonianze da lui stesso
raccolte restituiscono con rigore il
quadro degli avvenimenti e la loro
cornice; l'elemento narrativo è invece
dato dallo stile della prosa, priva del-
la rigidità didascalica dalla quale
molte biografie sono afflitte, e dalla
scelta inusuale ma vincente di far
parlare non solo quanti hanno incro-
ciato in vari momenti il cammino di
Lollí, ma anche personaggi dei brani
e perfino alcuni oggetti-chiave. L'in-
treccio senza soluzione di continuità
di narrazione più o meno dall'ester-
no, oral history e "finestre" che si
aprono su questioni che possono
sembrare di dettaglio ma che Io sono
fino a un certo punto risulta avvin-
cente, emozionante, intenso. Le tre-
cento e più pagine offrono dunque un
ritratto del musicista, del poeta, del
monumento della nostra canzone
d'autore - purtroppo non celebrato
come tale o urbi et orbi, ma si sa che la
giustizia è merce rara - e forse più di
ogni altra cosa dell'uomo, con tutta la
sua forza d'animo e le sue fragilità.
Imprescindibile per chi in Claudio
Lolli ha trovato uno spirito affine, let-
tura comunque bellissima per chi di
lui conosce poco (Borghesia? Michel?
Ho visto anche degli zingari felici?) e che
dopo - o, più probabilmente, durante -
non potrà astenersi dall'approfondi-
re.
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