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27/03/2022 Recensione a La doppia presenza di Simone Innocenti su il corriere fiorentino
Sceglie di raccontare una storia ancorata alla realtà, Marco Rovelli. Lo scrittore massese che firma “La doppia presenza”, si muove sul filo dell’integrazione e della quotidianità e mette al centro un personaggio femminile.
Si tratta di Sara, una ragazzina nata e cresciuta a Rozzano, nell’hinterland milanese, che ha una famiglia di genitori del Bangladesh.
Rovelli racconta il rapporto che Sara ha col padre Arun, un uomo che ha sempre lavorato, una persona perbene che si porta in dote i segni della guerra civile del 1971 in Bangladesh.
C’è – in questo lavoro del prolifico scrittore massese - una cifra ben precisa, quella del confronto tra sé e gli altri, ma anche tra le varie culture.
Confronto che, se saputo declinare, diventa ricchezza umana.
Un testo molto bello, questo, per le atmosfere che Rovelli sa creare e per la sua abilità nel dare voce al personaggio femminile di Sara.
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