Marco Rovelli

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12/09/2023

Recensione a Concerto d'amore di Antonio Sechi su Grind on the Road

https://grindontheroad.com/2023/09/12/marco-rovelli-paolo-monti-concerto-damore/ 

 

A volte tendiamo a dimenticarci che la musica buona non è solo da ricercare nelle novità. Oggi due musicisti esperti quali Marco Rovelli e Paolo Monti insieme riuniscono in un unico lavoro la tradizione nostrana, ma non nel modo che tutti possano aspettarsi, o forse sì?

 
Certo, da un duo come quello che compare in copertina: Marco Rovelli (Les Anarchistes) e Paolo Monti (Bosco Sacro) tutto quello che puoi aspettarti è: TUTTO. In questa sede i due hanno preso in prestito un po’ di tradizione italica per quanto riguarda l’espressione sentimentale in musica. Si tratta di canti ormai dimenticati, come “Dromi Fiore Meu” della scomparsa troppo giovane Maria Teresa Cau oppure di una bellissima “Beddha ci stai Luntanu”. Ora, ci si potrebbe aspettare che musica di questo tipo venga sì rivisitata, ma comunque resa in maniera comunque folkloristica, però no. La scelta è stata quella di dare un nuovo sapore a questi canti così viscerali. Quello che si sente qui infatti potrebbe benissimo essere uscito dalle menti dei Popol Vuh, ricorda infatti a più riprese e atmosfericamente la colonna sonora di Nosferatu: Phantom der Nacht. Dietro una maschera di strumenti con applicazioni effettistiche si nasconde un metodo che scava fin nelle radici del modo arcaico del suonare questa musica ed è per questo che si tratta di uno di quei prodotti che per davvero mescola il nuovo e l’antico. Voci differenti, arpeggi ondosi di una chitarra liquida, respiri di mille corde di archi e lo squillo di un sax compongono questo splendido lavoro e va in tutto questo segnalata la voce di Mara Redeghieri, che pare arrivare direttamente da un campo di pomodori (lo so che questa immagine non suscita molto a chi non ha vissuto la campagna, ma chi invece sì, posso assicurare che è estremamente romantica ed evocativa). All’infuori di tutto questo, non c’è nulla che manchi a questo disco e c’è nulla che sia fuori posto. È arte, nella sua forma più sublime. E se leggendo è sorto la domanda “ma che musica è effettivamente?” La risposta è: Bella.
 
Concerto D’Amore è un tripudio di emozioni e nostalgia in cui forse, le più forti parole usate per comunicare il proprio amore a una persona, a un luogo o a qualunque altra cosa o essere vivente sono ardenti quando è sognante la musica che li accompagna.

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