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05/07/2012 Recensione di David Fiesoli (Il Tirreno) a Il contro in testa
Il libro di Marco Rovelli ripercorre un passato di lotte per spiegare la resa del presente MASSA CARRARA, ITALIA: COME ERAVAMO, COME SIAMO DIVENTATI
Di David Fiesoli
E' un libro bellissimo. Perchè, da quel mondo apuano che si sdraia dalle montagne al mare, fotografa un presente globalmente desolato, affrontando e ripercorrendo un passato che sembra lontano e invece è tanto vicino da proiettare le sue ombre sulle nostre singole vite. Perchè la terra apuana di Massa e Carrara e la sua 'gente di marmo e d'anarchia' diventano laboratorio di tutta Italia, e l'occhio critico di Marco Rovelli fornisce un tassello in più per capire come e cosa siamo diventati, nell'era in cui la politica ha abdicato a finanza e mercato e le coscienze si sono appannate. Rovelli è un bravissimo scrittore: non indugia in nostalgie, ma parte da quel 'contro in testa' che in questo lembo di Toscana fatto di due città sorelle, selvatiche e refrattarie, significava prendere la vita per il verso duro ed era motivo d'orgoglio, mentre oggi ha perso il suo visionario significato. Dalle storie degli anarchici, dei partigiani e della gioventù ribelle degli anni Settanta, viste dai tavoli di marmo delle poche osterie rimaste, si arriva fino agli ultimi rigurgiti di ribellione: gli operai della Eaton presi con l'acqua alla gola, gli immigrati che l'anno scorso hanno occupato il Duomo di Massa, truffati da italiani senza scrupoli che promettevano loro permessi di soggiorno e sparivano coi soldi. Rivendicazioni di diritti che perfino in terra apuana oggi restano fioche, perse in un'assassina melma quotidiana che ci affoga. La tutela del bene comune, le possibili battaglie: se le verità storiche ed etiche fanno un po' di luce anche quando il buio sembra avanzare senza scampo, questa terra devastata e arresa insegna ancora un barlume di speranza. |
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