[indietro]
06/01/2013 Recensione di Fabio Galati a La parte del fuoco su Repubblica
Storia d'amore e di immigrazione Ferite dell'anima, ferite aperte su corpi che si cercano. Così si riconoscono Karim e Elsa. Lui, giovane intellettuale tunisino passato attraverso tutti i cerchi dell'immigrazione clandestina. Lei, fragile figlia di un piccolo industriale del mitico nord est. Le parabole delle loro vite si toccano e non si lasciano più. Si toccano "nella parte del fuoco". Così scrive Marco Rovelli nel suo romanzo che attinge ai suoi reportage sui Centri di espulsione, ma anche ai racconti delle ragazze che vivono tra anoressia e bulimia. Una storia serrata, senza salvezza,ma con una speranza. Raccontata con una scelta del "tu" narrante che poteva facilmente far franare il ritmo del romanzo e che invece lo sostiene, sorta di invito ad un dialogo che sembra smarrito nella durezza dei fatti. E se Elsa e Karim sono i protagonisti, con il loro legame che nasce nel momento in cui scoprono comunque in fuga da qualcosa, un'altra figura rimane nella mente di chiude La parte del fuoco. E' Nevia, amante materna, capace di affrontare serena il vero sacrificio. La sua personale formula dell'amore si concentra su quello che dà e non su quello che riceve: "Il fuoco non incenerisce necessariamente. Può che essere che rinnovi". |
|