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20/12/2013 Recensione di Gianni Biondillo a La meravigliosa vita di Jovica Jovic su Cooperazione
Cos’è esattamente «La meravigliosa vita di Jovica Jovic» (ed. Feltrinelli)? Un romanzo? Un memoire? Un saggio? Chi è per davvero l’autore del libro? Moni Ovadia, l’attore? Marco Rovelli, lo scrittore? Jovica Jovic, il musicista? Il libro, come s’è capito, rifugge tutte le categorie, è un oggetto narrativo non identificato, che racconta la vita vera di un fisarmonicista rom. Vita ancora in atto, per capirci. Una sorta di biografia di un personaggio «non» illustre. Lo stupore di Jovica è palese quando osserva le condizioni dei suoi fratelli rom e sinti in Italia. Quasi vivessero in un far west selvaggio, a un paio di chilometri dal duomo di Milano. Ma Jovica non recrimina. I rom sono un popolo pacifico, dice, non hanno mai dichiarato guerra a nessuno. Fra fiabeschi ricordi di Jovica Jovic e dotte dissertazioni di Moni Ovadia (c’è persino una lettera della fisarmonica di Jovic!) il libro, ricucito pazientemente assieme da Marco Rovelli, a tratti pare confusionario nel suo tentativo di imbrigliare una esistenza larger than life, ma è così colmo di micro narrazioni, degne di interi romanzi, che merita la lettura. Per restare umani, depurandoci dai pregiudizi che ci soffocano. |
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